E’ la storia di uno dei padri del fotoreportage internazionale. Sicuramente il padre dei fotoreporter italiani. Il giornalista che, nei primi del Novecento, “allegava” le sue immagini ai piccioni viaggiatori, facendo volare le sue foto nel cielo.
Nato a Vittorio Veneto nel 1888 in una famiglia anglo-francese, ma romano d’adozione, Adolfo Porry-Pastorel – detto Porry – ha immortalato in 9 milioni di click la storia del nostro Paese. Sempre da un’angolazione originale e stravagante, proprio come era lui. Sempre in bilico tra dovere di cronaca e cura dell’immagine.
Scatto Matto, attraverso l’inedito materiale di famiglia e lo studio approfondito dei quotidiani dell’epoca, ripercorre le tappe salienti della sua vita, gli escamotage che lo facevano arrivare primo su tutti gli altri fotografi. Arricchito di immagini esclusive, soprattutto dell’Archivio Vania Colasanti e degli Archivi Farabola, affronta le vicende e i costumi di un’Italia che va dai primi anni del Novecento al secondo dopoguerra. Di un conflitto che gli strappò il figlio Alberto, disperso in Russia. Figlio che aveva intrapreso la stessa carriera del padre e che proprio dalla Russia gli inviò le sue ultime lettere con straordinarie testimonianze fotografiche.
Diventato il “tormento” di Benito Mussolini, che se lo ritrovava ovunque, Porry-Pastorel ritrasse il Duce in scene pubbliche e private davvero inusuali, a partire dal suo arresto a Roma nel 1915. Una storia che è attraversata anche dal grande amore per la moglie Franca, sua complice in tanti scoop. E negli anni Cinquanta diventò il re dei paparazzi che proprio nella sua agenzia Vedo – Visioni Editoriali Diffuse Ovunque – mossero i loro primi passi.
Dentro Scatto Matto entra poi il grande Cinema. Amato da registi e attori della Dolce Vita, fu proprio Porry-Pastorel a suggerire a Luigi Comencini e a Vittorio De Sica la location per Pane, amore e fantasia, ambientato infatti a Castel San Pietro Romano, il paesino del Lazio di cui, nel 1952, il protagonista era diventato sindaco. Un titolo che potrebbe essere riadattato anche alla sua vita: Foto, amore e fantasia…
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Mostra palazzo Braschi - Porry-Pastorel l'altro sguardo - Istituto luce e museo di Roma
Lancio colombi viaggiatori: l'escamotage con cui porry batteva la concorrenza inviando i negativi delle foto
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Raccolta del ferro
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Franca Leosini alla presentazione di "Scatto Matto", insieme a Luigi Bizzarri e a Stefano De Sando alla fandango incontro
CONTROLUCE, il film di Tony Saccucci, liberamente ispirato a "Scatto Matto".
Prodotto e distribuito da Luce Cinecittà
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Porry Pastorel interpretato da Michele Eburnea
Sceneggiatura Tony Saccucci, Vania Colasanti, Flaminia Padua.
Fotografia Filippo Genovese
Montaggio Patrizia Penzo
Musiche originali Alessandro Gwis e Riccardo Manzi
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